Tanto per cominciare...

...tutto è cominciato in questa pessima giornata di malattia, che sono obbligato a "scontare" in caserma ad Alessandria. Leggendo, come ogni giorno, i vari blog dei miei amici mi sono imbattuto in un post veramente interessante (lo trovate qui) al quale non ho potuto replicare perchè non registrato nel mondo dei blogger... e così mi sono iscritto pure io.

In quel post si parla di nuove generazioni, le stesse che, a detta dei nostri genitori, sembrano aver perso valori molto importanti, per far posto ad una vita basata sul divertimento spregiudicato e senza limiti, alcool, droghe, vizi vari, dimenticando le cose piccole, quelle che hanno sempre caratterizzato la giovinezza dei bambini di sempre.

In tutta sincerità mi sono accorto anch'io di un cambiamento in questo senso, ma una lancia a favore di coloro che sono cresciuti assieme a me la voglio spezzare, dissociandomi quasi totalmente dal modo di fare e di vivere della maggioranza dei "giovanissimi" di oggi. Io credo infatti di aver vissuto un'infanzia invidiabile, che perdipiù è durata fino alla fine delle scuole medie, cosa impensabile al giorno d'oggi. Sembra che i ragazzini del ventunesimo secolo siano cresciuti con una velocità disarmante, bruciando tappe su tappe.

Tanto per fare qualche esempio mi piacerebbe sapere quanti al giorno d'oggi, in un'ipotetica fascia di età, mettiamo dai 9 ai 14 anni, si mettano pomeriggi interi all'interno di un garage o di un piccolo laboratorio artigianale, a smontare e rimontare (quelle poche volte che ci si riusciva) qualsiasi cosa sembra non funzionare, dalle radio, alle tv, ai motorini... o addirittura a cercare di costruire qualcosa con il legno, la balsa e vecchi motorini di macchinine radiocomandate. Beh io e questi signori, che qui a destra vedete ormai cresciuti, vi posso garantire che ne abbiamo combinate di tutti i colori, fra casette sugli alberi complete di impianti di illuminazione, carrucole, recinti per animali trovatelli, piste da motocross ( a 9 anni non era proprio il massimo eh!! hehe) nelle quali sfrecciavamo grazie al mio rumorosissimo morini 4 marce elaborato e al supercaliffo, mi pare, del Fede colorato dai sottoscritti in un modo osceno (me lo ricordo ancora bianco e nero... ma che fine avrà fatto poi??).
E siamo sempre noi ad animare i campeggi di Villa Santi, tutte le estati, sin dai primi anni di elementari. Tempi spettacolari quelli, che rimpiango sempre perchè di un'intensità davvero indescrivibile. Nell'immagine qui a fianco, che ha quasi del ridicolo, trovate a partire da sinistra Clod, mio cugino Mattia, Io, daniele e Fede (e come vedete il trio non si scioglie mai).

E' da parecchio tempo che mi sono accorto che non c'è più questo tipo di cultura fra i ragazzini e mi chiedo di chi sia la colpa. Forse dei genitori, forse del tipo di società che sta subendo cambiamenti fuor di misura o forse proprio di quei "bocci", scusate il termine, che non hanno proprio capito che ad ogni età corrisponde un modo di vivere. Quando io avevo 13 anni non mi ubriacavo e sopratutto non riesco a contemplare la regolarità con cui lo fanno ora. Ora ci rido sopra ma io e i miei compari non sapevamo manco cos'erano sigarette, alcool e sopratutto droga a quell'età: nemmeno ci passava per l'anticamera del cervello di passare le serate dietro ad una bottiglia di birra o ad una canna... al massimo giocavamo con le macchinine o come ho detto prima a distruggere qualsiasi cosa ci capitasse per le mani... e che fighi credevamo di essere???? ora non sei un vero figo se non vesti di marca, se non bevi, se non trombi... in terza media???? ok i primi amori, ma già se riuscivi a dare un bacio sulla bocca (senza lingua ovviamente) a qualcuno era tanto ai miei tempi.

E le ragazzine di allora... belle... tutte acqua e sapone, praticamente inesistente anche solo un filo di trucco (guardate qui... viene da ridere no??). Ora io non voglio offendere nessuno, ma vedo di quelle adolescenti in giro che non superano i 14 anni, ma che sembrano veramente delle... (non so avevo in mente un altro termine, ma temo di non poterlo usare) signorine diciamo troppo cresciute... bambine che vogliono diventare donne troppo in fretta. E mi dispiace un sacco vedere che i giovani di oggi non possono e talvolta non vogliono godere di tutte le fortune e le possibilità che sono state date a me.

Ma a questo sentimento di delusione se ne unisce anche un altro, che è la rabbia, si quella che provo nel sentire coloro che non hanno occhi per vedere quello che sta veramente succedendo al giorno d'oggi e che si permette di generalizzare sulle nuove leve, paragonando la mia (e le precedenti) a quelle veramente nuove.
Però cosa vuoi dire ad una madre preoccupata che ti dice:

"fa male vedere certe cose. Il divertimento è diventato uno sballo continuo e non ci si diverte più in maniera sana con risate genuine e libere, ballando per il gusto di ballare senza che l'alcool o pasticche ti annebbino il cervello e ti trasformino in persone diverse,brutte e pericolose per se stessi e gli altri".

Non si può far altro che darle ragione, ma preferisco rispondere con le sue parole che sicuramente sapranno rendere meglio quello che è anche il mio pensiero:

"Forse se si pensasse più agli altri, si facesse qualcosa in più per gli altri, si credesse nei valori che "qualcuno" ci ha insegnato le cose inizierebbero a cambiare. Nemmeno io ho visto la guerra, ma l'hanno vissuta i miei genitori e per rispetto a quello che hanno passato loro e tutti gli altri non voglio che succeda mai più, ma per fare questo ci si deve impegnare quotidianamente tutti e voi siete il nostro futuro.Non voglio pensare ad una generazione di ragazzi mai cresciuti".