sabato, ottobre 14, 2006

Miami Vice - Il film

Me lo sono guardato ieri sera il Divx, in una qualità davvero sorprendente! Beh che dire, è la solita americanata che, come Stasky & Hutch, non ha molto a che vedere con la serie tv che ha appassionato gli anni '80 - '90. Macchinoni fuori di testa, Ferrari, Bmw serie 6, motoscafi con 4 motori da centinaia e centinaia di cv... gnocche da paura!! sicuramente ci sono degli effetti speciali notevoli, ma fondamentalmente mi ha un po' deluso, anche nel finale. Diciamo che è anche un po' scontato.
Ecco una breve recensione tratta da "mymovies.it":

Ispirato alla serie che ottenne un grande successo in tutto il mondo tra il 1984 e il 1994, il ritorno di Miami Vice firmato da Michael Mann si permette oggi ciò che la televisione di allora non poteva proporre al proprio pubblico. Quindi nella vicenda di Sonny e Tubbs, i due poliziotti abilissimi a infiltrarsi in un grosso giro di droga, inserisce violenza ad alta intensità di decibel e una storia di passione che non concede più che tanto alla vista ma offre comunque un buon grado di calor bianco. Michael Mann è un maestro accreditato del genere e con questo remake è consapevole di prendersi un bel rischio. Colin Farrell (bello e inespressivo più di quanto basta) e Jamie Foxx rilevano Don Johnson e Philip Michael Thomas. Senza la volontà di dare origine a copie conformi (a partire dalla scarsa eleganza degli abiti) ma anche con il piacere di misurarsi in un lavoro di coppia che distingue i caratteri ma non mira alle relazioni alla Buddy/Buddy. Ne esce un film fortemente marcato da Mann che però invece di rifare il serial (scelta peraltro condivisibile) rifà il proprio cinema. Quindi ancora una città con i toni virati sul rosso della notte (come in Collateral), ancora una magistrale sequenza (in apertura) girata in una discoteca in cui divertimento e violenza si sfiorano e sembrano non vedersi reciprocamente (sempre Collateral) e sparatorie in cui i colpi delle pistole esplodono come cannonate. C’è pe la variante esotico-meticcia della presenza di Gong Li che fa la differenza. L’attrice resa famosa (non sappiamo quanto negli States) dai film di Zhang Yimou offre la sua bellezza matura e la sua professionalità al complesso personaggio di Isabella, donna del boss e business woman combattuta per amore. È grazie a lei che il film si consente un finale aperto che lascia spazio a un possibile sequel. Che però potrebbe anche non esserci. La filmografia di Mann non ci perderebbe molto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Collega,
da 1 vita ormai nn ci sentiamo ma sappi che nn mi scordo di te, di 1 persona in gamba, corretta e simpatica......(nn ti montare eh )
Cmq che mi racconti? Novità? bhè spero di beccarti presto sul messenger così mi ragguagli 1 po'.
Tornando all'argomento cinema, vista la delusione di quest'ultimo film da te visto ti consiglio "profumo - storia di 1 assassino" DA NN PERDEREEE!!! Bello davvero (poi mi dirai)
X adesso ti abbraccio e dunque a presto amico mio.

Marco