domenica, febbraio 04, 2007

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"Il 2 febbraio è stato un gran brutto giorno. Uno di noi non ce l'ha fatta a tornare a casa dal servizio. Morire è sempre ingiusto ma in quel modo è anche assurdo. E' vero, noi abbiamo l'obbligo giuridico di esporci al pericolo. Però era solo una partita. Ora il calcio si ferma ma la Polizia no. Non può e non deve, c'è del lavoro da fare. Lasciateci però salutare Filippo e poi torneremo come sempre su strada"
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Il seguente è uno dei tanti messaggi di solidarietà che sono arrivati da parte di tutta Italia. Ma uno in particolare ha colpito. Si tratta di un messaggio lasciato davanti al Commissariato Politeama di Palermo dopo gli scontri di Catania... mi è piaciuto molto e vorrei condividerlo con chi magari non lo ha sentito o letto... eccolo:
"Vi regalo un fiore, perché dai fiori nasce l'amore;
un fiore, per tutte le volte che venite chiamati sbirri;
un fiore, perché non esistono solo persone che vi disprezzano;
un fiore, perché per guadagnarsi il pane, non basta più solo lavorare;
un fiore, perché le croci di cui è affastellata la vostra memoria recano la dicitura "morti" e non "vittime";
un fiore, per tutte (le) volte che vorreste reagire ma siete costretti a subire;
un fiore, per tutte le volte che la vostra dignità viene calpestata;
un fiore per tutto l’odio che vi sputano addosso perché indossate una divisa;
un fiore per tutte le volte che non vi considerano semplicemente umani;
un fiore perché purtroppo è il massimo che posso permettermi;s
olo un fiore, perché per rendervi l’onore che meritate non basterebbero tutti i fiori del mondo."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Da collega di Luca e di Filippo dico basta, basta per questa ennesima vita stroncata, per la leggerezza con cui ci permettiamo di far cessare vite umane, vite di onesti quanto coraggiosi cittadini che hanno scelto una lavoro dedito al puro rispetto della civiltà. Civiltà senza la quale il ns Paese si troverebbe allo sbaraglio abbiamo scelto di tutelare e difendere gli altri come una vera e propria missione alla quale da sempre crediamo e per la quale ci troviamo ora a combattere.
Se volevo combattere sarei però andato in guerra ma questa non la tollero proprio, mi ritrovo però a farlo pure io di giorno in giorno perchè la migliore "arma" che è stata donata all'uomo troppo spesso non viene usata, l'intelligenza....
Le solite frasi retoriche sostengo non servano a tanto in queste circostanze, la targedia si è consumata, un'altra famiglia è sola ed altri colleghi come me scossi. Pochi anni fa ho perso un caro collega mio pari corso che per fermare una Porsche rubata con rapinatori a bordo è stato brutalmente ucciso...allora basta, basta con questo prezzo da pagare, non avrei mai pensato di essere coinvolto in questi shock.
I messaggi di cordolio a loro giunti e le numerosissime persone che hanno partecipato alle loro esequie hanno manifestato una vera e calorosa vicinanza che tanto ci conforta.

Ciao Filippo, ciao Stefano

Nicola A.